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A Polistena l’iniziativa “Rinnovabili si ma non così”

Appuntamento per domani, sabato 22 giugno, su iniziativa della sezione Anpi Teresa Talotta Gullace di Polistena con il coordinamento Controvento e con il patrocinio del Comune

A Polistena l’iniziativa “Rinnovabili si ma non così”

La sezione Anpi “Teresa Talotta Gullace” di Polistena organizza, insieme al Coordinamento Controvento e con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Polistena, per sabato 22 giugno 2024 l’iniziativa “Rinnovabili si ma non così” per la Resistenza Culturale contro il degrado e lo sfruttamento del nostro territorio naturale, della nostra identità ed a tutela dell’ambiente. Il nostro impegno nasce da principi della Costituzione, e precisamente nel rinnovato art. 9, dove si riconosce un espresso rilievo alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. Lo scopo è quello di promuove un dibattito e confronto su consumo del territorio, disboscamento, protezione dei beni naturali, Imprese Energivore e neocolonialismo.
La Calabria si distingue per il suo patrimonio ambientale sia marino che montano, patrimonio che permette alcune unicità irripetibili nel resto del mondo. La nostra biodiversità è unica e nello stesso tempo delicata. Istallare Pale Eoliche, campi di Fotovoltaico o innalzare torri sullo stretto distrugge la biodiversità è impatta sul paesaggio.
La realizzazione di opere invasive come le pale eoliche, i campi di fotovoltaico o le torri del ponte,
producono un impatto ambientale devastante!! Le vedute sul Tirreno con le Eolie, sui pianori, sulle colline, monti aspromontane o delle Serre o della Sila, rischiano di essere persi. Il paesaggio verrà modificato da queste torri con le eliche, consumato da enormi distese di pannelli fotovoltaici che con prepotenza sostituiranno i campi agricoli e le querce secolari.
Interi boschi devastati dalla creazione di strade inutili che serviranno alla manutenzione dei pali in acciaio con grandi eliche che saranno ancorati a mega plinti che in maniera irreversibile consumeranno suolo, impermeabilizzandolo e rendendolo improduttivo e comprometteranno irreversibilmente il paesaggio boschivo ed agricolo. I

nteri campi prima coltivati e adesso ricoperti di pannelli fotovoltaici avranno l’aspetto di enormi specchi che copriranno le piante e la terra. E quando finiranno sulla terra passeranno al mare dove faranno galleggiare grandi isolotti artificiali su cui si impianteranno pali ed eliche che oltre a modificare il paesaggio naturale disturberanno la fauna marina e quella terrestre.
Un nuovo colonialismo, che sfrutta le risorse naturali del posto espandendo dominio economico di pochi, annullando ricchezze e identità, portando infine all’emigrazione di un popolo. Tutto a favore di un economica che guarda gli interessi di pochi sulle spalle di molti.
In Calabria ci sono due Parchi Nazionali, un Parco Regionale e sei parchi marini, in totale nove parchi o aree protette. Questo dimostra la bellezza e l’importanza della nostra biodiversità. E se ci sono nove parchi non vi è dubbio che l’istallazione delle pale o delle distese di fotovoltaico vanno ad incidere sull’impatto ambientale.

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